Brutte notizie per chi usufruisce della Carta Dedicata a te: si stringono i cordoni della Borsa, meno soldi in campo e più esclusi dal bonus.
La notizia era nell’aria, ma adesso è ufficiale: il decreto attuativo ha dato il via libera alla nuova edizione della Carta Dedicata a te per il 2025. Il fondo messo a disposizione ammonta a 500 milioni di euro, cifra imponente ma comunque inferiore ai 600 milioni stanziati lo scorso anno. Un taglio che pesa come un macigno, perché significa una sola cosa: meno famiglie potranno usufruire del bonus.

E se l’importo resta lo stesso – 500 euro una tantum – la vera differenza sta nella platea di beneficiari. Nel 2024 furono oltre 1,3 milioni le famiglie a ricevere la carta. Quest’anno, invece, i numeri calano bruscamente: appena 1 milione e 150 mila nuclei potranno accedervi. Significa che circa 183 mila famiglie resteranno a mani vuote, anche se lo scorso anno avevano avuto diritto al contributo.
Chi viene escluso della Carta Dedicata a te e perché
A complicare ulteriormente la situazione c’è la nuova modalità di selezione. La soglia ISEE resta fissata a 15.000 euro, ma non basta: nessuno in famiglia deve percepire altri sostegni come Assegno di inclusione, Naspi, Supporto per la formazione o la stessa Carta acquisti. Inoltre, verranno privilegiate le famiglie numerose con figli piccoli: prima quelle con minori fino a 14 anni, poi eventualmente quelle con ragazzi fino ai 18. Solo se avanzeranno fondi, entreranno in gioco gli altri nuclei. Una lotta all’ultimo posto, dove il criterio decisivo sarà l’ISEE più basso.

Tradotto: chi si trova vicino alla soglia massima avrà pochissime possibilità di rientrare nella lista dei beneficiari. Così, migliaia di famiglie che nel 2023 e nel 2024 avevano trovato un po’ di respiro grazie alla social card, nel 2025 si troveranno tagliate fuori senza preavviso. Un’esclusione che rischia di trasformarsi in disagio per tanti nuclei che già contavano su quel piccolo ma prezioso contributo.
E c’è un’altra novità che farà discutere: la Carta Dedicata a te non sarà più utilizzabile per carburante né per abbonamenti ai trasporti pubblici. Viene così cancellata una delle caratteristiche che avevano reso il bonus più versatile, permettendo alle famiglie non solo di fare la spesa, ma anche di affrontare spese quotidiane legate alla mobilità. Resta solo la prerogativa principale: acquistare beni alimentari di prima necessità nei supermercati convenzionati, con uno sconto extra del 15%. In pratica, la carta si avvicina molto di più alla “vecchia” Carta acquisti, senza però essere compatibile con essa.
Per chi rimarrà escluso, l’unica alternativa potrebbe proprio essere la Carta acquisti da 40 euro al mese, ma solo in presenza di figli under 3 o di over 65 nel nucleo familiare. Un aiuto molto più ridotto, che difficilmente può compensare la perdita del bonus da 500 euro. Morale: meno soldi disponibili, criteri più severi e meno beneficiari. Con tanto amaro in bocca per chi sperava in una conferma dell’aiuto.